Domenica prossima nel Comune di Campi Bisenzio, come sicuramente saprete, si svolgerà la consultazione referendaria che chiama la cittadinanza ad esprimere il proprio parere circa l'intenzione di realizzare un inceneritore.
Saranno due i quesiti e due le schede:
Sei favorevole all'uso dell'inceneritore con recupero di energia per smaltire i rifiuti non riutilizzabili o riciclabili ?
Sei favorevole alla costruzione di un termovalorizzatore/inceneritore nella Piana Osmannoro-Case Passerini ?
Personalmente devo dire che il problema rifiuti inizia ad essermi "antipatico" e lo è perchè mi sento completamente in balia degli eventi. Di quello che ci dicono i politici abbiamo imparato a diffidare (parlo in generale e a tutti i livelli), la loro scala di priorità prevede sempre al primo posto il mantenimento della poltrona, quindi per natura inaffidabili. Anche dei cosidetti esperti inizio a diffidare, ognuno ha la sua teoria, ognuno considera un tipo di smaltimento migliore di un altro. Ci vengono indicati tanti diversi metodi per smaltire i troppi rifiuti che produciamo, si va dalle classiche discariche ai termovalorizzatori.
Spazi per realizzare nuove discariche non ce ne sono, giustamente nessuno ne vuole più in casa propria, gli inceneritori/termovalorizzatori sono altamente inquinanti, o meglio, nessuno dimostra che non lo sono. La cultura del riciclo è scarsa in alcuni casi a livelli di terrore. Di alternative, diciamo la verità, non è che al momento ve ne siano molte, si parla di trattamento a freddo o trattamento biologico meccanico, per il resto, io da ignorante, non conosco altro.
Di una cosa sono sicuro, una volta costruito l'inceneritore questi dovrà lavorare a regime per potersi ripagare e questo potrebbe andare a discapito dell'incentivazione per esempio ad una maggiore raccolta differenziata oppure ad una diminuzione delle quantità di rifiuti prodotti. Ma anche se ciò accadesse, si arrivasse a percentuali di riciclo da capogiro e si avesse una drastica diminuzione dei quantitativi prodotti, a mio avviso chi gestirà questo tipo di impianti sarà costretto a chiedere il conferimento da altre zone per poter continuare a lavorare a regime.
Sono sicuro anche che l'affare rifiuti è stato gestito male a tutti i livelli per troppo tempo, 20, 30 o 40 anni fa si gettava tutto in discarica se non dove capitava, oggi ci troviamo con il mondo inquinato, le discariche piene e praticamente nessuna alternativa.
Rimbocchiamoci le maniche, diamoci degli obbiettivi, 50% ... 60% di riciclo, obbligo per le aziende all'uso di imballagi riciclabili dove possibile e comunque a ridurne drasticamente le quantità; incentivi ed educazione alla cittadinanza, i più virtuosi è giusto che ne abbiano dei benefici; investire in ricerca e sviluppo; ma sopratutto tanto coraggio e buon senso da parte dei politici nel prendere decisioni giuste per i cittadini, andando anche contro gli ordini di partito e gli interessi fin troppo privati di tutte quelle società preposte alla gestione dei rifiuti.